La UX research è il processo con cui si studiano gli utenti, i loro bisogni, comportamenti, difficoltà, motivazioni, per progettare prodotti digitali (siti web, web-app, app mobile) che siano utili, usabili e soddisfacenti.
In pratica, si raccolgono dati qualitativi (interviste, test A/B, case study) e quantitativi (analytics, sondaggi, altre metriche di performance…) per orientare le decisioni di design e sviluppo.
La UX research non è una fase isolata del processo di sviluppo: è integrata in tutto il ciclo di vita del prodotto. Serve a ridurre rischi, evitare errori, migliorare l’adozione del prodotto, la conversione e la soddisfazione del Cliente.
Indice dei contenuti
Cosa fa uno UX researcher?
Uno UX researcher ha delle responsabilità molto ampie. Ecco le principali:
- progettare e condurre studi con gli utenti: interviste, osservazioni sul campo, focus group;
- definire le personas, cioè profili rappresentativi degli utenti target;
- analizzare il customer journey per capire i “punti di dolore” (pain points) e le opportunità;
- collezionare ed esaminare dati quantitativi: metriche, heatmap o tassi di abbandono;
- sintetizzare i risultati in insight concreti che riescano a guidare designer, product manager e sviluppatori;
- validare prototipi e mockup prima del lancio;
- monitorare il feedback post lancio e successivamente migliorare continuamente il prodotto in base al comportamento reale degli utenti.
Cosa si intende con UX?
UX, acronimo di user experience, è l’esperienza complessiva che un utente ha durante l’utilizzo di un prodotto (in questo caso digitale). Include tutti gli aspetti: facilità d’uso (usabilità), efficacia, soddisfazione, accessibilità, emozione, estetica e performance. Non è solo l’interfaccia utente (user interface, UI): la UX riguarda come il prodotto risolve i bisogni, come fa sentire l’utente, quanto è facile interagire con esso, quanto rapidamente raggiunge il suo obiettivo.
Quanto viene pagato uno UX designer?
Lo stipendio di uno UX designer dipende da molti fattori: esperienza, città, tipo di azienda (start-up, agenzia, grande impresa), settore (tecnologie, salute, fintech…), remoto vs in sede, responsabilità (se ha anche ruolo di team leader, strategico, etc.).
Ecco alcuni dati aggiornati per l’Italia:
- secondo Payscale, la media è 28.930 euro l’anno;
- Glassdoor stima che per il ruolo medio UX designer in Italia lo stipendio si aggiri attorno ai 32 mila euro l’anno; fasce più basse intorno a 28.200, più alte fino a 48 mila per ruoli con più responsabilità;
- Indeed segnala una media di 34.058 euro per l’Italia;
- altre fonti più specializzate mostrano che a livelli senior o con ruoli strategici si possono superare benissimo anche i 50 o 60 mila euro l’anno.
Quindi, la risposta è: dipende molto, ma per un professionista medio in Italia si può stimare fra 30 e 45 mila euro per ruoli non senior; per ruoli senior o strategici, oltre.

Case study di UX research
Un articolo dell’UX Design Institute esplora tre case study reali: Airbnb, Google for Education, e Spotify.
1. Airbnb
Airbnb utilizza osservazioni del comportamento degli utenti per scoprire opportunità di design, non solo interviste o questionari. Ad esempio, quando gli host gestiscono le loro inserzioni, l’azienda osserva in che modo effettivamente usano la dashboard, quali parti sono più confuse e da lì, poi, migliora flussi e interfaccia.
2. Google for Education
Un feedback continuo e ricerca con utenti reali (insegnanti e studenti) permettono a Google for Education adattamenti rapidi del prodotto e la modifica di funzioni, layout e flussi.
3. Spotify
Spotify adotta una combinazione di approccio data-driven (metriche, dati di uso, ecc.) e qualitativo (interviste, osservazione) per capire non solo cosa fanno gli utenti, ma perché lo fanno, cosa li emoziona. E poi agisce.
UX research & web-app
Supponiamo che una start-up sviluppi una web-app per la gestione di ordini per piccoli ristoranti. Durante lo sviluppo, emergono problemi: il personale ha difficoltà ad usare la sezione “ordini in corso”, il flusso di conferma ordini è lento, alcune funzioni sembrano inutili. Uno UX researcher può:
- condurre usability test, magari con prototipi della web-app, facendo simulazioni di situazioni reali: prendere un ordine, confermarlo, segnalare modifiche, chiudere l’ordine;
- usare metriche quantitative: quanto tempo impiega un utente a completare un ordine? Quanti errori si verificano? Quanti clic inutili?
- intervistare lo staff del ristorante, chiedere feedback sulle difficoltà e su cosa migliorare;
- insieme al team di design/development, ristrutturare la sezione “ordini in corso”, semplificare flussi, rimuovere o nascondere funzioni secondarie, migliorare la visibilità degli stati (es. ordine confermato, in preparazione, pronto, ecc.).
Un altro esempio concreto: una web-app per il booking di hotel può usare heatmap per capire dove gli utenti abbandonano la pagina di prenotazione, A/B test per confrontare due versioni del form di inserimento dati (una con campo “telefono” obbligatorio, uno opzionale), interviste per capire cosa gli utenti cercano nella sezione recensioni o fotografie.
UX research applicata allo sviluppo di web-app
Durante lo sviluppo di web-app, la UX research è particolarmente importante in questi ambiti:
- prototipazione rapida: costruire wireframe o mockup iniziali, testarli con utenti reali prima di spendere troppo tempo nello sviluppo front-end;
- responsività e performance: le web-app devono funzionare bene su browser diversi, device diversi, connessioni lente. La UX research aiuta a capire con quali device o condizioni gli utenti accedono, cosa rallenta, cosa causa frustrazione;
- architettura dell’informazione: come organizzare le sezioni, i menu, i percorsi per arrivare alle varie funzioni;
- onboarding e flussi critici: per esempio registrazione, login, recupero password, integrazione di funzioni complesse. Se questi flussi non sono fluidi, si perdono utenti;
- iterazione post-lancio: monitoraggio con analytics, raccolta di feedback degli utenti, test di usabilità anche dopo che la web-app è stata rilasciata, per correggerla e migliorarla.
Vantaggi concreti della UX research
- riduzione dei costi: prevenire errori di progettazione che richiederebbero riscrittura;
- maggiore soddisfazione utente, quindi fidelizzazione;
- aumento della conversione (meno abbandoni, più lead, più vendite!);
- maggiore innovazione: spesso la ricerca rivela bisogni latenti che non emergerebbero con semplici brainstorming.
La UX research non è un optional. Contattaci per collaborazioni
Se stai sviluppando una web-app, un prodotto digitale o stai ripensando quello che hai già, beh, la UX research non è un optional: è ciò che fa la differenza fra un prodotto che “funziona” e uno che gli utenti amano usare.
HT Apps è pronta a collaborare con tutte le aziende europee che vogliono fare bene: dallo studio di come gli utenti percepiscono il design, allo sviluppo vero e proprio con iterazione continua delle web-app.
Se stai cercando un partner affidabile per portare la tua UX research ancora più in alto, migliorando l’esperienza utente, contattaci. Parliamone: possiamo studiare insieme come mettere gli utenti al centro del tuo progetto.